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    CAVALLI ALL'ARATRO di ANTONIO LIGABUE torna a Suzzara e vi aspetta in Galleria!


    Torna in Galleria, dopo una trasferta in mostra a Sorrento, "Cavalli all’aratro", capolavoro di colui che ormai è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi maestri del Novecento: Antonio Ligabue.

    Durante le festività natalizie vi offriamo una serie di visite guidate gratuite nei giorni di 24, 27, 28 e 31 dicembre 2024, 3 e 4 gennaio 2025 alle ore 11. Per partecipare, è gradita una comunicazione via email a galleriapremio@comune.suzzara.mn.it, oppure via telefono o WhatsApp al 338 9284564.


    Ligabue fu un pittore straordinario, la cui arte, istintiva e potente, scaturisce da un'anima tormentata e da una vita segnata dalla sofferenza e dall'emarginazione. La sua pittura, solo apparentemente ingenua e primitiva, rivela una forza espressiva e un’originalità uniche, che si esprimono nei temi chiave della sua poetica: gli animali, domestici e selvatici, i ritratti e gli autoritratti, dalla profonda e toccante fisiognomia, e le scene di paesaggio e lavori agricoli, che mettono in scena la nativa Svizzera, vagheggiata più che effettivamente ritratta, e la campagna emiliana, che l’artista attraversava senza sosta a cavallo della sua motocicletta.

    Lo stile di Antonio Ligabue è spesso associato a quello naïf per la sua spontaneità e per l'assenza di una formazione accademica; tuttavia, la pittura del maestro va oltre l'ingenuità, rivelando una profonda cultura visiva, mista a una non comune capacità di osservazione del mondo animale e della natura. Ne scaturisce una peculiare forma di espressionismo, dai colori violenti, dalle forme distorte, rese con pennellate vigorose, frutto del continuo riversare, sulla tela, energia e sofferenza, frustrazione e vitalità.

    Una curiosità che in pochi sanno: Antonio Ligabue fu autore prolifico; le sue opere, tuttavia, sono prevalentemente presenti in ambito privato. Sono solo sei infatti quelle conservate in raccolte pubbliche: oltre ai “Cavalli all’aratro” (olio su tavola), che al 9° Premio Suzzara, nel 1956, ricevette 50 metri quadri di legno compensato e una forma di formaggio grana, un “Autoritratto” (1951, olio su tavola) nella Collezione del Museo di Gualtieri (RE), una “Tigre e serpente” e uno “Scoiattolo” (anni Cinquanta, olio su tavola) presso il Palazzo della Cultura "Pasquino Crupi" di Reggio Calabria, e due puntesecche, “Orso malese” e “Ritratto maschile” presso la Pinacoteca Comunale - Galleria d'Arte Moderna “Marco Moretti” di Civitanova Marche (MC).