Pasetto Remo
1961Tempera su carta incollata su tela166,5 x 93 cm
Al XIV Premio Suzzara (1961) vinse L.30.000, una forma di formaggio grana, una cassetta di liquori e una medaglia d'argento. Stile realista, figura monumentale, enfasi posta sulle mani del lavoratore e sull'ascia, lo strumento del suo lavoro. L'ambientazione campestre e' resa tramite la delineazione di pochi ciuffi d'erba. L'autore, scultore e pittore, studia a Verona all'Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 1950 si trasferisce a Milano dove incontra Giacomo Manzu' e si dedica alla scultura fino al 1958, anno in cui inizia a dipingere. Le sue opere pittoriche - che prendono vita nel momento in cui a Milano il Realismo sociale entra in crisi e gli artisti scelgono una pittura di maggiore interiorizzazione che sfocia nel Realismo esistenziale- propongono la storia della sua gente che lascia il lavoro dei campi per la citta' e si ritrova sui ponteggi, fra i muratori. Pasetto diventa cosi' il cantore dell' Italia contadino/proletaria che spera di ricostruire con pazienza e determinazione un mondo migliore.
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