Barbisan Giovanni
1960Acquaforte493 x 349 mm
"Alla XIII edizione del Premio Suzzara (1960) vinse un bidone di Tintal. L'esilita' della figura e l'enormita' del carico costituiscono il tema dell'opera, realizzata con grande perizia incisoria e per mezzo della tecnica tradizionale ad incrocio. Il grande covone e' reso con una volumteria particolarmente ardua in acquaforte. L'artista e' nato a Treviso nel 1914. Ha iniziato a dipingere giovanissimo in seguito, ha frequentato l'Accademia di Venezia. All'inizio degli anni Trenta il suo stile pittorico oscilla da una ripresa dei macchiaioli ad una vicinanza con la Scuola Romana. Contemporaneamente si dedica all'incisione, soprattutto all'acquaforte, in cui esprimera' presto il suo diretto rapporto con il reale. Partecipa in questo periodo a importanti manifestazioni. Nel 1936 prende parte per la prima volta alla Biennale di Venezia, che lo vedra' vincente quattro anni dopo nella tecnica dell'affresco. Richiamato, allo scoppio della guerra, la sua produzione subisce un rallentamento. Rientrato a Treviso nel dopoguerra e reinsediato nella docenza al Liceo Artistico di Venezia, in cui rimarra' fino al 1971, respingera' con decisione le tendenze neocubiste ed astratte, limitando la propria partecipazione a mostre e rassegne quasi esclusivamente alla produzione incisoria. Alla XXV Biennale di Venezia dl 1950 vince il Premio Internazionale per l'Incisione, a cui ne seguiranno numerosi altri. Concentrera' da quel momento la sua produzione su temi iconografici quasi esclusivamente riconducibili ai due versanti della Natura morta di oggetti, di frutta, di fiori, di crostacei e del Paesaggio."
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