• Opere / Autori
  • La Galleria
  • Contatti
  • News
  • La Storia del Premio
  • Didattica / Laboratorio
  • Orari d'apertura
  • 50° PREMIO SUZZARA
  •  

    Ricerca

    Ricerca per Artista
    Ricerca generica

    Operai di Milano

    Tettamanti Ampelio

    1955
    Olio su tela
    131 x 160,5 cm

    "Al VIII Premio Suzzara (1955) vinse un puledro. Opera fondamentale del neorealismo: con pennellate larghe e cromaticamente articolate, l'artista delinea il paesaggio e gli abbigliamenti degli operai, arrivando a una mirabile resa dei trapassi atmosferici, con effetti di cangiantismo. I volti sono sommariamente caratterizzati. L'atmosfera e' silenziosa e sospesa nel lento incedere degli operai al ritorno dal lavoro, formulando un impianto compositivo che rimanda a opere capitali come ""Il quarto stato"" di Pellizza da Volpedo. La struttura formale dell'opera e' molto semplice. Lo stile descrittivo segue un impianto narrativo. Le figure degli operai in primo piano hanno come modello iconografico il ""Quarto Stato"" di Pellizza da Volpedo. Esse, come quelle del modello ottocentesco, trasmettono l'orgoglio della loro appartenenza alla classe operaia. Il dipinto puo' essere considerato uno degli ultimi e piu' significativi esempi del realismo sociale di stampo ottocentesco italiano. L'artista nasce a Laveno (Varese) nel 1914. Autodidatta. Espone per la prima volta a Milano nel 1937. Negli anni Quaranta partecipa a varie edizioni del Premio Bergamo e della Biennale di Venezia. Nel dopoguerra partecipa a molte esposizioni del gruppo dei realisti milanesi presso le gallerie 15 Borgonuovo, Bergamini e Spotorno. I soggetti delle sue opere sono legati a tematiche sociali oppure sono di tipo tradizionale come nudi e e nature morte. Nel 1951 partecipa alla rassegna di pittura contemporanea italiana (Premio citta' di Bologna). Nei primi anni Cinquanta le sue opere mostrano un passaggio da un linguaggio post-cubista ad un linguaggio di matrice espressionista con cui l'artista descrive le periferie milanesi. Nel 1948, nel 1952 e nel 1955 partecipa alla Quadriennale di Roma. Durante tutti gli anni Cinquanta espone in diverse altre personali e partecipa a molte edizioni del Premio Suzzara, prediligendo sempre piu' le tematiche sociali (uomini al lavoro, fabbriche, quartieri periferici). In seguito a un viaggio in Cina del 1957, il suo linguaggio artistico si rinnova attraverso un ampliamento della composizione, una piu' rapida definizione delle forme e una stesura del colore piu' corposa e precisa. Nel 1958 vince il Premio Modigiani e nel 1961 il Premio Ramazzotti. Nel 1965 gli viene dedicata una antologica a Suzzara, e nel 1973 una al Circolo Barbieri di Broni."