Maselli Titina. Roma, 1924. Pittrice e scenografa. Compie studi classici. Nel 1948 tiene la sua prima personale alla Galleria dell’Obelisco di Roma. Fra il 1950 e il 1995 partecipa a varie edizioni della Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma, al Salon de la Jeune Peinture di Parigi. Tra il 1952 e il 1955 vive a New York; tra il 1955 e il 1958 in Austria. Nel 1965 allestisce la prima grande antologica alla Galleria La Nuova Pesa di Roma. Nel 1966 una seconda antologica si tiene nella Sala Comunale delle Esposizioni di Reggio Emilia. Numerose sono le sue mostre personali negli anni seguenti, in Italia come negli Stati Uniti, in Francia e in Germania, tra le quali da segnalare è la vasta antologica di Macerata del 1985. Un’importante monografia sul suo lavoro è edita nel 1975 a cura di Jean Louis Schefert. Nelle opere degli anni Cinquanta i suoi temi prediletti sono legati alla realtà urbana e allo sport: ricorrono, soprattutto, l’architettura della metropoli e i lottatori, caratterizzati da un dinamismo di derivazione futurista (Balla, Boccioni). Alla fine degli anni Cinquanta, suggestionata dalla nascente Pop Art e dalle tendenze oggettuali, che la pittrice ha modo di conoscere direttamente a New York, la sua pittura cambia: le figure si fanno piatte e bidimensionali e la gamma cromatica si restringe al bianco e nero o a pochi colori accesi e antinaturalistici. Verso gli anni Sessanta il suo linguaggio diviene ancora più statico. Dalla metà degli anni ‘70 si dedica anche alla scenografia.Bibl.: Titina Maselli: metropoli, l’immagine ostruente, a c. di E. Crispolti, Macerata, chiesa monumentale di San Paolo, 1985; Titina Maselli 1947-1959, a c. di M.S. Farci, Roma, Galleria Netta Vespignani, 1996; Maselli. Opere 1947-1997 (Strà, Villa Foscarini Rossi), a c. di M. Goldin, Venezia, 1997.
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