Paz Julio. Buenos Aires (Argentina), 1939. Pittore e incisore. In Argentina frequenta prima la Scuola di Belle Arti Carlos Morel a Quilmes, e poi la Scuola Superiore di Belle Arti Ernesto De La Carcova. Dal 1971 espone in importanti rassegne argentine. La prima personale di grafica si tiene nel 1973 alla Galleria Carmen Waugh di Buenos Aires, seguita da una seconda nel 1976 alla Art Gallery International. Nel 1976 si stabilisce a Milano. Tra 1978 e 1984 espone a Milano, all’Accademia di Belle Arti di Brera, allo Studio di Arte grafica e a Palazzo Sormani. Del 1985 è la sua prima antologica in Italia, al Collegio Cairoli di Pavia. Seguono numerose mostre internazionali e importanti riconoscimenti in tutto il mondo (Tokio, Lodz, Berlino). Nel 1986 rientra in Argentina per allestire un’antologica al Museo Eduardo Sivori di Buenos Aires. Proseguono le rassegne dedicategli in tutto il mondo: tra 1988 e 1991 è a Lubiana, Berlino, Heidelberg, Chicago; a Berlino viene addirittura fondato il Cafè Paz. Segue l’antologica di Lodz del 1990 e le personali di Milano, alla Galleria Borgogna e ad Amsterdam, all’Open Space, nel 1993. Espone alla Galleria Eva Poll di Berlino nel 1995 e nel 1997. Le più recenti personali sono del 2000, presso il Centro de Arte Moderno di Quilmes e presso la Galleria Venti Correnti di Milano. Nel 1993 esce una fondamentale monografia curata da Antonello Negri. Dopo aver fondato nel 1970, insieme a Clara Hermo, la Real Calcografia de Bernal, in cui la parola “real” si rifà direttamente a “realidad”, inizia nel 1972 la serie d’incisioni Los Inventos, nelle quali si propone di reinventare la vita quotidiana. La serie La condizione umana risale invece al 1974 ed è ispirata dalla tragica realtà sociale e politica argentina. Negli anni successivi seguono altre serie, incentrate sui temi degli emarginati e dei conflitti sociali. Dal 1985 le sue opere affrontano il soggetto del paesaggio urbano argentino vissuto negli anni dell’adolescenza; da questo periodo l’artista inizia la realizzazione di costruzioni ready made, ottenute tramite la combinazione di objets trouvés. Sempre più importante diviene l’inserzione nei suoi dipinti di elementi che si ricollegano alla vicenda pop: dalle vetrine dei negozi, alla cartellonistica, al fumetto, associati in modo dissacrante e con un forte senso della contaminazione. Dal 1991 l’artista affronta il tema erotico, nel quale la dimensione della memoria si coniuga alle pulsioni amorose. Bibl.: A. Negri, Julio Paz, Milano, 1993.
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