Zigaina Giuseppe

Zigaina Giuseppe. Cervignano del Friuli (Udine), 1924. Pittore, incisore, scrittore. A Venezia frequenta la Scuola di Architettura all'Accademia. Nel 1943 espone alla fondazione Bevilacqua La Masa, a Venezia. Nel 1948 partecipa alla Biennale e, sempre a Venezia, espone alla Galleria del Cavallino. Continua fino a tutti gli anni Sessanta a partecipare alla Biennali e alle Quadriennali romane, oltre a esporre sia in Italia sia fuori. Gli anni Ottanta vedono la sua consacrazione anche all'estero: a Losanna, San Francisco, Berlino, a Reijkiavik e Ginevra si tengono infatti sue importanti personali. Nel 1989 gli viene dedicata un'importante antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Ancor oggi continua a esporre in personali e in altre manifestazioni artistiche nazionali e internazionali. Tra i vari contributi critici sull'opera dell'artista, si sottolinea la monografia di Marco Goldin pubblicata nel 1995. Per tutta la vita Zigaina è legato da una forte amicizia a Pier Paolo Pasolini, incontrato nel 1946 a Udine; ne illustra gli scritti, collabora a sue opere cinematografiche e, dopo la tragica morte del poeta e scrittore, scrive saggi su di lui e, anche attraverso il teatro, si sforza di mettere in luce il ruolo e l'importanza della sua figura nella cultura italiana. Nell'immediato dopoguerra Zigaina si unisce al gruppo dei realisti, collaborando anche alle formulazioni teoriche del movimento. Nei primi anni Cinquanta esegue opere di esplicito impegno politico; nel 1953 gira il lungometraggio Primo Maggio a Cervignano. Dal 1957, con opere come Biciclette nel granoturco, si stacca dal neorealismo per un'arte più ermetica ed emblematico-visionaria, dove la realtà in continua trasformazione si mescola al sogno, consacrata dalla sala personale alla Biennale di Venezia del 1960. Grande rilievo nel suo percorso artistico ha anche l'opera incisoria.Bibl.: M. Goldin, Zigaina, Milano, 1995; C. Pirovano, Zigaina, Milano, 2000.